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Tra i film d’azione che sono andata a vedere nel 2012 (ma Il cavaliere oscuro - Il ritorno è da considerarsi un film d’azione?), Skyfall è certamente quello che mi ha entusiasmato di più. Ed è sicuramente tra i più belli che abbia mai visto nella vita.
La storia è intrigante e non banale. È lineare e semplice da seguire (con Casinò Royale, che ho rivisto anche in tv, mi è sempre rimasta la sensazione finale – per quanto non sia un film da meditazione – di aver mancato qualche passaggio). La sceneggiatura cristallina, i riferimenti interni (l’Aston Martin DB5 e l’infanzia di Bond) da approfondire. La colonna sonora nota.
Ma soprattutto l’adrenalina è rimasta a livelli altissimi per l’intera durata del film. Avrei voluto che non finisse mai, come un bambino che si diverte sulle montagne russe. Questo mi aspetto da un film d’azione e così è stato. Soddisfazione e godimento. Tanto che alla fine mi tremavano le braccia per la tensione.
Mi sono sembrati bravissimi anche gli attori. Daniel Craig 007 è un po’ tamarro, ma è una garanzia, e in questo film (in particolare), di “fedeltà”; Javier Bardem è strepitoso, con il suo personaggio eccentrico e ossigenato, viscido e angelicamente psicopatico. Judi Dench oscilla, come sempre, tra freddezza e razionalità, calcolo e (come mai) istintiva umanità.
Tutto è ben equilibrato e realistico. Per quel “reale” che ci si aspetta in un film d’azione fatto di inseguimenti, sparatorie ed esplosioni monumentali.
È certamente un’esperienza cinematografica che consiglierei a tutti. Almeno una volta nella vita. E se è solo per una volta, allora che sia Skyfall.
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recensioni di critica, pubblico e dizionari.
