
Titolo originale | Before the Devil Knows You're Dead |
Anno | 2007 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | USA |
Durata | 117 minuti |
Regia di | Sidney Lumet |
Attori | Philip Seymour Hoffman, Ethan Hawke, Albert Finney, Marisa Tomei, Aleksa Palladino Michael Shannon (II), Amy Ryan, Sarah Livingston, Rosemary Harris, Brían F. O'Byrne, Blaine Horton, Arija Bareikis, Leonardo Cimino, Lee Wilkof, Damon Gupton. |
Uscita | venerdì 14 marzo 2008 |
Tag | Da vedere 2007 |
Distribuzione | Medusa |
MYmonetro | 3,79 su 31 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 6 febbraio 2020
Due fratelli organizzano una rapina nella gioielleria dei genitori, ma tutto andrà terribilmente male, mettendo in moto una serie di eventi che complicherà incredibilmente le loro vite. Ha vinto un premio ai Nastri d'Argento, Il film ha ottenuto 2 candidature a Critics Choice Award, Il film è stato premiato a AFI Awards, In Italia al Box Office Onora il padre e la madre ha incassato 3 milioni di euro .
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CONSIGLIATO SÌ
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Per ragioni diverse Andy e Hank si trovano a navigare in cattive acque. Quando il maggiore dei due fratelli propone al più giovane di unirsi a lui in una rapina "facile facile", Hank s'illude di poter finalmente venire a capo della sua miseria economica e affettiva. Tuttavia, quando accetta, non sa che Andy ha organizzato il colpo nella gioielleria dei loro genitori.
Sidney Lumet torna a mettere in scena la violenza, contestualizzandola all'interno della psiche umana e della famiglia. Onora il padre e la madre è un thriller che si addentra nella mente (e nel cuore) dell'uomo, esplorandone i conflitti e le reazioni più contorte. Con una tecnica di flashback mai fine a se stessa il regista statunitense presenta la visione individuale dei personaggi - gli interrogativi, le frustrazioni, i vizi e le virtù - offrendo un quadro saturo di disperazione.
La sceneggiatura potrebbe limitarsi a un linguaggio fatto di gesti e sguardi più che di parole, tanto sono efficienti le prove recitative dei protagonisti e l'utilizzo della macchina da presa. Il teatro d'azione - che sia una gioielleria, un bar o un appartamento radical chic - sembra vorticare su se stesso conducendo gli attori in labirinti senza uscita che esemplificano la loro condizione esistenziale. Andy (il superlativo Philip Seymour Hoffman) è all'apparenza un uomo di successo, con una bella moglie e un lavoro prestigioso. Vive in un ordine "claustrofobico" per mettere a tacere il disordine interiore. La sua incapacità di amare (e ancor meno di manifestare le proprie emozioni) è raffigurata da un unico gesto compiuto di fronte all'ammissione di tradimento: un moto d'ira - tanto spontaneo da suggerire l'improvvisazione - che lo porta a buttare per aria oggetti senza romperne nessuno, fino a rovesciare una coppa di pietre levigate per meglio osservare il suo io, un io frammentato.
Ethan Hawke, che interpreta il fratello minore di Hoffman, annulla il suo volto d'attore per entrare anima e corpo nei panni di Hank, regalandogli immaturità, angoscia e senso di colpa. Interprete e personaggio diventano tutt'uno di fronte alla macchina da presa e le pause e i silenzi, oltre che gli sguardi, servono a fissarlo nell'universalità della trama. Onora il padre e la madre è un'opera drammatica e assoluta, che affronta con estrema sensibilità e senza nessun tipo di sconto o didascalismo la natura distorta, imperfetta e complessa dell'uomo.
Andy Hanson è un dirigente finanziario senza scrupoli; suo fratello Hank è un padre di famiglia divorziato che non riesce a pagare gli alimenti alla ex-moglie: entrambi hanno un disperato bisogno di soldi. Per risolvere i rispettivi guai, Andy suggerisce ad Hank una soluzione impensabile: rapinare la gioielleria dei propri genitori. Hank accetta la proposta del fratello, ma il loro piano non andrà come previsto...
Alla veneranda età di 83 anni il leggendario regista Sidney Lumet, vincitore del premio Oscar alla carriera nel 2005, ci regala uno dei film più tenebrosi, duri e drammatici della sua cinquantennale carriera: Onora il padre e la madre. L'emblematico titolo originale, Before the devil knows you're dead, è ripreso da un vecchio proverbio irlandese, secondo il quale conviene sperare di arrivare in paradiso "mezz'ora prima che il diavolo sappia che sei morto": vale a dire, non esistono innocenti e non c'è speranza di redenzione per chi ha qualche misfatto sulla coscienza. Proprio come i protagonisti di questa pellicola, il pavido Hank ed il cinico Andy, interpretati rispettivamente da Ethan Hawke e Philip Seymour Hoffman: due fratelli che, per sfuggire ai loro guai, decideranno di intraprendere una strada pericolosa e senza via d'uscita.
Il film di Lumet si apre con una rapina, come accadeva anche nell'indimenticabile Quel pomeriggio di un giorno da cani: un colpo in apparenza facile facile, ma in cui invece, a dispetto delle previsioni, ogni cosa andrà storta. Una banale truffa ai danni dell'assicurazione si trasforma così in un'agghiacciante tragedia familiare, un incubo ad occhi aperti che scatenerà conseguenze sempre più incontrollabili, fino a concludersi in un autentico bagno di sangue. La sceneggiatura, scritta dall'esordiente Kelly Masterson, scompone la struttura temporale del racconto, partendo dalla rapina per poi ricostruire a ritroso l'intero antefatto delle vicende e presentarci i vari personaggi: individui comuni, inesorabilmente prigionieri della propria mediocrità (Andy ha truffato la società per cui lavora ed ora rischia di essere smascherato; Hank non ha i soldi per mantenere l'ex-moglie e la figlia) e pronti a svendere ogni valore - la dignità umana, il rispetto di se stessi e perfino i legami familiari - sull'altare del dio Denaro, dal quale sembra dipendere tutta la loro esistenza.
Attraverso una trama sempre tesa e coinvolgente, che utilizza i flashback e i flashforward per narrarci la medesima storia secondo punti di vista differenti, il regista di Quinto potere disegna un affresco cupo e impietoso della nostra epoca, in un mondo privo di qualunque morale e in cui neppure gli affetti più intimi possono garantire una prospettiva di felicità. Il percorso parallelo di Hank e Andy diventa dunque un viaggio di sola andata che porta dritti all'Inferno, sullo sfondo di una New York dipinta come una metropoli fredda e indifferente. Non è il Destino, né tantomeno il Caso a muovere le pedine della scacchiera: sono gli stessi personaggi, con le loro scelte guidate dall'avidità e dall'opportunismo, a sancire la propria condanna, contemporaneamente vittime e carnefici. E nel finale, non resterà alcuna possibilità di catarsi: solo un odio mostruoso e feroce, che si consumerà nel più orrendo dei crimini (quello di un padre pronto a strangolare il figlio per placare la propria sete di vendetta).
Con Onora il padre e la madre, Sidney Lumet firma il suo miglior film in oltre due decenni, un'opera vibrante di tensione e diretta con abilità magistrale. Perfetto il cast: da uno straordinario Philip Seymour Hoffman, eccellente nel ruolo del fratello freddo e calcolatore, ad una sensuale Marisa Tomei, la moglie infedele di Andy; senza dimenticare, ovviamente, un grandioso Albert Finney, pater familias distrutto dal dolore e accecato dal desiderio di pareggiare i conti ad ogni costo.